Partenza discreta per il mais, ritardo contenuto nelle semine

Semine 2016 un po’ in ritardo, ma non ci lamentiamo, in linea di massima possiamo dire che la campagna del mais è partita con il piede giusto. Nonostante il calo delle superfici a granella (le stime più accreditate indicano attorno ai 730.000 ettari) e un periodo leggermente posticipato di poche settimane rispetto all’ideale “metà marzo”, causa maltempo diffuso, nella stragrande maggioranza dei casi le emergenze sono regolari e l’alternarsi delle precipitazioni di queste ultime settimane ha permesso di evitare irrigazioni, salvo casi isolati.

“Quest’anno le semine sono state effettuate con un ritardo contenuto – ha detto Amedeo Reyneri, docente dell’Università di Torino e sostenitore di Assomais, durante un recente convegno tecnico sul mais in provincia di Milano. Ci sono stati diversi sbalzi di temperatura, ma la partenza sembra essere, se non ottima, almeno discreta». Reyneri ha ricordato ai partecipanti che la semina tempestiva del mais è ormai una pratica consolidata, con evidenti vantaggi produttivi e qualitativi, strettamente legati all’anticipo della data di fioritura e a questo proposito vi proponiamo un estratto (scaricabile anche a questo link) di un documento tecnico della Regione Piemonte realizzato dall’Università di Torino in cui si descrivono appunto i vantaggi dell’anticipo della fioritura del mais.
All’anticipo delle semine però non sempre segue un adeguamento delle operazioni colturali nelle prime fasi di sviluppo della coltura, riducendo i vantaggi di questa strategia.
Di qui la necessità di definire adeguati programmi agronomici per anticipare la fioritura migliorando la resa, la qualità e la sanità della granella di mais.

Come si può anticipare la fioritura?

Occorre passare dal “percorso agronomico tradizionale” al “percorso agronomico anticipo fioritura” mediante:

  • Distribuzione localizzata sulla fila alla semina di fosfato biammonico (anziché assenza di distribuzione di P);
  • Anticipo della sarchiatura allo stadio di 3a foglia, meglio se seguita dalla rincalzatura allo stadio di 8a foglia (anziché rincalzatura unica allo stadio di 8a foglia);
  • Frazionamento dell’azoto minerale in tre interventi: presemina (15% della dose totale) + copertura allo stadio di 3a foglia (25%) + copertura allo stadio di 8a foglia (65%) (anziché un’unica distribuzione in copertura, ma a parità di dose totale di 250 kg/ha).

La fioritura anticipata consente di migliorare produzioni e qualità della granella.
L’impiego di fosfato biammonico localizzato alla semina ha un “effetto starter” e determina significative differenze fenologiche già durante le fasi di emissione delle foglie e alla levata.
Questi vantaggi iniziali determinano l’anticipo della data di fioritura (anche di 5 giorni) con un significativo aumento delle produzioni e della qualità della granella prodotta:

  • aumento produzione di 1,3 t/ha;
  • riduzione dell’umidità della granella alla raccolta di oltre 2 punti;
  • riduzione rischio di stress idrico;
  • riduzione dei danni da piralide, dei marciumi della spiga e del contenuto in fumonisina.

Le tecniche colturali attuate tra la semina e l’emissione delle prime foglie hanno un evidente effetto sul vigore di partenza della coltura; il “programma agronomico anticipo fioritura” permette di superare rapidamente il periodo critico di insediamento ed ottenere un anticipo di alcuni giorni della fioritura.

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2024 Assomais, tavolo di confronto per la filiera maidicola • Credits Slowmedia